Quando è lo psicoterapeuta che deve ringraziare il suo assistito: psicologo psicoterapizzato.
Scritto da edoardo savoldi psicologo piacenza
Questo articolo vuol essere un ringraziamento aperto a tutti i miei pazienti e in particolare a alla più reale di tutte… Dopo quasi dieci anni di attività nell’ambito della psicologia il mio bilancio è stellare e devo ringraziare solamente i miei pazienti. Potrebbe sembrare un titolo che fa storcere il naso (“Vedi!?! Lo Psicologo sta bene quando gli altri stanno male” e ancora “Gli psicologi sono tutti schizzati…”) in quanto, come si fa a ringraziare delle persone che hanno sofferto molto? Ebbene si, è proprio questo che in realtà vorrei affrontare in questo articolo. Sempre di più mi rendo conto come non potrei essere assolutamente quello che sono oggi se non avessi ascoltato mille storie, assorbito mille esperienze, se non mi fossi immedesimato in mille situazioni e se non avessi sofferto mille x mille volte insieme ai mie pazienti.
Spesso mi rendo conto che sono lì, seduto nel mio studio ma vivo 30 vite per volta, ogni settimana e sommando tutte le lezioni, le esperienze, assorbendo grand parte delle lacrime dei miei pazienti: IO-SONO-DIVENTATO-UNA-PERSONA-MIGLIORE !
Anche il paziente che si schifa e si odia ti insegna tali cose che vorresti metterti in ginocchio e ringraziarlo (anzi spesso la vita ci propone la beffa tale per cui chi più si odia chi più avrebbe da dare e insegnare…). Vorresti dirgli, anzi urlargli che è un grande, che sfortunatamente ha imparato a odiarsi ma che nasconde in sè un tesoro unico ma sai anche che per convincerlo dovrai farlo con calma, se no crederà che gli vuoi dare una pacca sulla spalla e perderai credibilità agli occhi suoi, come a dire che “se qualcuno pensa che io valgo allora questo qualcuno non capisce niente…”
Quindi ribadisco e ringrazio i miei pazienti perchè il percorso l’abbiamo fatto in due…
Scritto a Piacenza
Complimenti bellissimo articolo